Ciao (1999)
“Ciao alla confusione, ciao al secolo che finisce: con tutto quello che è successo quest’anno, guerre, eclissi, terremoti, vittime, previsioni di fine del mondo, tutto come un groviglio multimediale, uno scontro di luci…..ed io lì, nel centro, ad intercettare ogni cosa, perchè non potrei mai restare passivo o indifferente” Lucio Dalla si guarda attorno, più come testimone che come interprete o, peggio, un profeta, dando voce al desiderio comune di ricomincare da capo dopo qualcosa che ci siamo sforzati di capire senza però riuscirci. Salutare quindi qualcosa che se ne va, il tempo in “CIAO”, la vita in “Trapiantoperso”, ma anche salutare ciò che arriva, e non solo il Duemila, ma anche l’avventura di un nuovo disco. Sviluppato come una sorta di “secondo tempo” sonoro rispetto a “Canzoni”, “Ciao” è un album elegantemente e profondamente pop: forse con meno melodia del precedente ed il ritorno, forse inatteso, al rock almeno in un paio di occasioni. Tanti sono i brani che diventano hit: “Non vergognarsi mai”, la deliziosa ed intrigante “Io tra un’ora sono lì”, entrambe scritte sulla musica di Mauro Malavasi, e quella ispirata e molto lirica “Là” che tre anni dopo Lucio sceglierà di immortalare all’interno di un vendutissimo Best of, quasi per dare al brano una nuova chance, che, in verità, fa di tutto per meritare, non solo perchè è una delle canzoni d’amore più dirette e struggenti di tutta la produzione di Dalla, ma perchè nel percorso intrapreso dal cantautore bolognese costituisce un episodio esemplare di equilibrio tra moderna ricerca sonora e un uso della voce profondamente radicato in quella tradizione melodica un pò sporcata di black, che da sempre costituisce il marchio che distingue Lucio Dalla da tutti gli altri artisti. “Io tra un’ora sono lì”, sulla stessa linea, unisce al sentimento una forte dose d’ironia: qui c’è il Dalla più metropolitano e paradossale, ma anche il più scanzonato, divertito e modernista, pronto a risolvere nei suoi giochi di lingua e di pensiero, il peso del quotidiano. Altri brani da segnalare sono il recupero di “1999”che Dalla aveva inciso nel suo primo album, la malinconica e suggestiva “Hotel” e “Born to be alone”.
Pubblicato nel 1999
Ciao | |
Non vergognarsi mai | |
Io tra un’ora son lì | |
Là | |
What a beautiful day | |
Trapiantoperso | |
Hotel | |
Trash | |
Scusa | |
1999 | |
Born to be alone |