Dalla (1980)
In Dalla (1980) il cantante bolognese conferma la grande abilità nell’unire ritmi e ballate solo apparentemente diverse, ma, in realtà, rafforzando una volta ancora la sua formula vincente.
“Futura” e “Cara” sono brani dove il cantautore riesce ad essere tanto più melanconico e struggente, quanto pro-positivo, coinvolgendoci, alla fine, nel suo messaggio di speranza per un domani migliore.
“Balla balla ballerino” gioca tutto sull’esasperazione progressiva dei ritmi, grazie anche al sapiente ausilio di Ricky Portera e della sua chitarra, che si annuncia se non come lo strumento guida, almeno come uno degli elementi sonori dominanti dell’L.P.
Ma è in brani come “Mambo” che ritroviamo la consueta ironia di Dalla, pur nella drammaticità della storia: se ne è andata sbattendo la porta, e avevo in mezzo la mano. La vocalità espressa da Lucio contribuisce in maniera sensibile alla tenuta complessiva del disco e alla sua straordinaria freschezza: d’altronde ,abbandonata ogni enfasi, riesce a muoversi all’interno di un orizzonte di naturalezza invidiabile. Campione di vendite dell’anno 1980, il disco, che vede ancora la firma di Colombini come produttore insieme a Dalla, rimase in vetta alle classifiche per quasi un anno, trovandosi ancora nella top ten nel giugno 1981, quando Dalla fece uscire a sorpresa il suo album successivo Lucio Dalla Q–Disc.
Balla balla ballerino | |
Il parco della luna | |
La sera dei miracoli | |
Mambo | |
Meri Luis | |
Cara | |
Siamo Dèi | |
Futura |