Lucio Dalla (1979)
Con Lucio Dalla (1978), l’evoluzione creativa dell’artista appare ancora più evidente. Prodotto anche questo da Alessandro Colombini, il disco punta molto sull’armonia melodica (ma non necessariamente narrativa, dal momento che contiene brani fra l’apocalittico ed il surreale, come “L’ultima luna” e “Notte”), evitando gli improvvisi salti ritmici ai quali ci aveva abituato in precedenza. Ecco allora che si susseguono interpretazioni ricche di poesia, cantata alternando la dialettica del Dalla colto al dialetto del Dalla verace, sanguigno, ma mai ordinario e banale.
“Anna e Marco”, ad esempio, attraverso la storia di due giovani, ci racconta i sogni di una periferia malinconica e a tratti rassegnata, che volge lo sguardo ad un cielo nel quale vede dipinto un sogno, quello dell’America al di là della luna, che sembra guardarli in maniera beffarda e canzonatoria. Un cenno ancora merita “Milano”, che di certo rappresenta uno dei tributi più belli e più veri mai resi da un artista alla città, tanto più vero quanto più incredibilmente attuale. Siamo negli anni settanta, ma lo zucchero ed il catrame di cui parla Dalla sono sempre lì, imprigionati nella frenesia di una metropoli che non si ferma mai.
L’ultima luna – 5:44 | |
Stella di mare | |
La signora – 4:00 | |
Milano – 3:30 | |
Anna e Marco | |
Tango | |
Cosa sarà – 4:23 | |
Notte – 3:38 | |
L’anno che verrà |